martedì 24 giugno 2008

Patrimonio genetico e comportamenti

E' opinione comune che i bambini ereditino un "carattere" dai genitori. Nel post precedente ho già detto che la mente non viene costruita a seguito di un programma genetico. Definiamo "mente" di un individuo l'insieme delle reti neurali "attive" all'interno del sistema nervoso (centrale e periferico). Ogni cellula nervosa può "comunicare" elettricamente con altre cellule nervose contigue con delle modalità che, per ora, non ci interessano. La comunicazione è accompagnata da processi biochimici che rendono "affini" le cellule interessate. Se il processo si ripete per un certo numero di volte e l'ambiente biochimico ha i componenti necessari, la connessione fra le cellule nervose fa si che si crei un "percorso privilegiato" per il segnale elettrico. Insiemi di neuroni nei quali siano evoluti processi di "specializzazione" delle connessioni costituiscono una rete nervosa.
Quando un bambino, alla nascita, viene messo a pancia in giù, attraverso una serie di "prove" di reazione della superficie sulla quale è appoggiato con le braccia e le gambe, mette a punto un nsieme di reti nervose che lo portano prima a strisciare, poi a gattonare ed infine a camminare eretto. Ogni comportamento (strisciare, andare carponi o camminare) è gestito da una rete nervosa costruita con l'esperienza (reale o virtuale), i sensi e la qualità dell'ambiente biochimico.
(Continua)
Vincenzo Pasino

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